13 Lug

Un blog! Un blog!

Ho scarse doti giornalistiche, fisso il foglio per ore prima di riuscire a scrivere dieci righe di cronaca.

Odio i testi obiettivi.

Forse per questo motivo non ho mai desiderato un blog. Lo stesso motivo per cui i  miei diari di ragazzina assomigliavano più a poesie che a prose.

Guardo la pagina bianca e mi domando perché diavolo mi sono ficcata in questa storia del blog. Cosa ci scrivo adesso? Non sono credibile.

Però adoro archiviare. Libri, documenti, vestiti, oggetti.

Vorrei avere un contenitore adatto per ogni genere di cosa.

Block notes usati: scatola in cartone 25×35, altezza 15.

Libri letti: scaffale, 3 metri lineari, altezza 25, profondità non oltre i diciotto… estensibile in  base alla crescita della lettrice.

Cartoline di amici: album A4… astenersi formati fuori standard, grazie.

Magliette rosse.

Pigiami invernali.

Appunti di viaggio.

Racconti che non funzionano.

Appunti per 436…

Ecco cosa mi serve! Un cassetto aperto della dimensione dei miei sogni!

Azzurra Ponti me ne ha costruito uno, con occhi di felino per scrutare i miei movimenti.

Sono una pasticciona, potrebbero volerci anni prima che tutto venga archiviato nel posto giusto.

Intanto mi trovate qui.

A.

8 thoughts on “Un blog! Un blog!

  1. Grande la Admin e grande Anna!!!
    Sei una potenza con la penna tra le mani…
    Ti prego, trova un’intera stanza.. un palazzo.. anzi un castello per raccogliere e selezionare i tuoi sogni..
    Dagli vita, dagli voce, dagli carattere..come solo tu sai fare!
    In bocca al lupo…

    Ps. T+L ordinato.. e guai a te se non trovo quella famosa finestra 🙂

    Sandra

  2. Ciao Deb.
    Occhio agli appunti di Meet you on the other side, però…
    Lì c’è sempre l’alta marea!

    Ciao Andrea. Grazie! E’ un onore essere accolta da un blogger bravo come te 🙂

    Azzurra… usciamo di venerdì 13… era tutto calcolato!! 😛

    Ciao Sandra,
    Beh, più che altro è un abbaino… ma sto imparando 🙂

    Ciao Sara!
    Grazie mille!

  3. No, io sto ancora piangendo per “Blu”. Me la ricordo, quella scena in 436. Ebbene, leggere il punto di vista di quel tocc… ehm, di James, è una cosa dolcerrima. :’) Licenza poetica, va là.

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