23 Dic

Get on the boat

London2012

Pro tanto quid retribuamus?

Per così tanto, come ripagheremo?

 

Il motto dell’incrociatore Belfast fa da incipit a “Get on the boat” (Sali sulla nave) al mio racconto di Natale sul blog Alla Fine del Sogno.

E di una fine, ma anche di un inizio, parla questo racconto, nato da una suggestione: le navi di Londra (la Belfast, la Golden Hinde, il Cutty Sark), cariche di passeggeri in festa, salpano assieme e lasciano la città.

Perché se ne vanno?

E poi il titolo “Get on the boat” (Get on the boat, Prince, 3121), una canzone piena di speranza o il monito di un sottoufficiale al Capitano della Costa Crociere che affonda?

Eppure in questo racconto le navi non affondano, affonda qualcos’altro.

 

Tutto questo per dire qualcosa che ho imparato molto bene durante il bisestile e famigerato 2012: se perdi una cosa che ami c’è qualcos’altro, altrove, che ti sta aspettando.

A tutti voi un augurio per un sereno Natale

e un 2013 pieno di PIACEVOLI cambiamenti.

Get on the boat, people!

03 Dic

Dark, Surf & le coincidenze della vita

Chi mi conosce lo sa, perché lo ripeto in continuazione: da più di un anno sto scrivendo un romanzo sul surf, titolo provvisorio Meet you on the other side. O meglio, ormai l’ho portato a termine e sono ufficialmente in cerca di editore.
Non essendo praticante (guarda caso), mi sono documentata molto, leggendo romanzi, vedendo film, “surfando” la rete alla ricerca di informazioni. Sono persino arrivata a rompere le scatole a un vero surfista ferrarese trapiantato in Giamaica per spillargli qualche preziosa informazione.

 

La gestazione del romanzo è iniziata a primavera 2011, quando, in un paio di nottate bianche di impeto letterario, mi sono letta di seguito Respiro di Tim Winton e Pazzo per la tempesta di Norman Hollestad. Una cosa che mi è balzata subito all’occhio è questa: il surf è in prevalenza blu, è difficile tingerlo del rosso e del nero tipici della magia e del mistero. Certo, in romanzi come La pattuglia dell’alba di Don Winslow o Surf City di Kem Nunn, il surf diventa thriller o noir, ma non assume mai la connotazione fantastica che mi piace dare a ciò che scrivo.
Così, quando a fine ottobre 2011, con la mia protagonista Eli in balia del mare grosso in una baia del nord della Bretagna, sono andata per la prima volta nella mia vita al Lucca Comics, mai avrei immaginato di trovare, sfogliando una raccolta di tavole sul banco degli illustratori, la bellissima caricatura di un surfista.

Eppure così è stato.

E la coincidenza ha voluto che l’autore di questa caricatura, per altro un autoritratto, fosse anche uno degli illustratori delle cover di Red Sonja,un’incazzosissima eroina dai lunghi capelli rossi che nel mio immaginario ho associato immediatamente a Redlie McFarlane, la mia Redlie, protagonista di 436 e Thunder + Lightning.
Ho scoperto così (beata la mia ignoranza) l’esistenza di Lucio Parrillo, un artista tra i più brillanti nel panorama internazionale dei comics e non solo. E se volete vedere quanto disegna bene questo ragazzo, potete farlo QUI
Il mio primo lavoro pubblicato su Fantasy Planet è appunto la sua intervista QUI 

Quest’anno, di ritorno al Lucca Comics con la mia migliore amica Barbara, una delle prime tappe è stata appunto il banco degli illustratori… nella vaga speranza che Parrillo, durante l’anno passato avesse prodotto altre opere “coincidenti” con i miei intenti letterari.
E c’era una sua bellissima sorpresa ad attenderci: Dark Beauties (Pavesio Editore, 2012), un Portfolio in grande stile, con litografie tutte al femminile e tutte mozzafiato. Ne parlo su Fantasy Planet QUI

La cover di Dark Beauties (Pavesio), il nuovissimo Portfolio di Lucio Parrillo.

Ora, non so se in questa meravigliosa raccolta ci sia qualche ispirazione letteraria per me, perché come mi è capitato di rado nella vita, qui l’immagine riempie tutto il pensiero e la parola sembra non servire più.

Ringrazio di cuore Lucio Parrillo per la sua disponibilità a rispondere alle mie domande (anche quelle sceme) e a fornirmi il materiale per gli articoli usciti su Fantasy Planet. Lo ringrazio anche per avermi lasciato pubblicare qui la cover di Dark Beauties.